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Elisa Guizzo

Elisa Guizzo

SOGNAVO DI DIVENTARE UNA DIETISTA, ORA RACCONTO LA CARNE IN OGNI SUA SFACCETTATURA..

Mi chiamo Elisa e sono laureata in scienze e tecnologie alimentari all’Università di Padova.
Sognavo di diventare una dietista e di finire in qualche studio ad elaborare diete ma così non è stato, non superai l’esame di ammissione e decisi così di iscrivermi al corso di scienze e tecnologie alimentari.
Conseguita laurea magistrale nel lontano 2011 cominciai il mio percorso lavorativo presso un’importante azienda di allevamento e macellazione del Nord-Italia, come tecnico di laboratorio.
Ho trascorso tre anni in cui mi dividevo fra laboratorio e allevamento, una formazione necessaria per temprare le mie conoscenze scolastiche.
Successivamente decisi di intraprendere una strada lavorativa diversa, cominciai in un’azienda casearia come responsabile della qualità. Certo, un settore completamente diverso ma che mi ha dato un alto livello di conoscenza per quanto riguarda il mondo dei formaggi.
Nel 2015 ho acquisito il patentino come tecnica classificatrice di mezzene, titolo che mi è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, un patentino che ti permette di riconoscere la carne bovina al macello e classificarla in relazione allo sviluppo muscolare e alla presenza di grasso.
Nel 2016 invece sono diventata Giudice esperta in analisi sensoriale della carne bovina, un corso attraverso il quale si analizza la carne attraverso la mappa sensoriale della carne.
Un giorno, esattamente il 29 marzo del 2019 organizzai la mia prima degustazione di carne, non ero ancora preparata sul da farsi ma sapevo che dovevo parlare di carne alle persone presenti, dovevo descrivere ogni sfaccettatura.
Pochi mesi più in là nacque il mio progetto chiamato: Buona carne non mente una sorta di tour che si svolge principalmente nei ristoranti.

Il mio impegno è quello di creare un’educazione alimentare al consumo carnivoro, creando una connessione tra allevatori e consumatori.
Lavoro principalmente con razze autoctone Italiane, seleziono personalmente gli allevamenti, valutati in funzione al tipo di alimentazione somministrata ai bovini, al tipo di allevamento e al livello di benessere degli animali.
Durante le degustazione si ha la possibilità di assaggiare la carne cruda servita come battuta al coltello e cotta servita come tagliata, in questa maniera le persone hanno la possibilità di percepire al meglio la mappa sensoriale della carne e imparare nozioni che da una semplice etichetta non sarebbe possibile.
Mi dedico inoltre all’organizzazione di corsi per formare il personale di ristoranti.
L’amore per la zootecnia e tutto ciò che ne deriva sono la mia vita, non semplici emozioni quindi, le emozioni durano poco ma un sentimento che coltivo ogni giorno, perché la zootecnia rappresenta la spina dorsale della nostra agricoltura che richiede: cura, attenzione e rispetto.
Il cuore rappresenta la nostra più grande salvezza, ci impedisce di fare le cose che non ci piacciono.

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